Cavallucci toscani di Natale

Cavallucci toscani per Natale

Guardati dalle persone ipocrite e sii sempre leale e chiaro. Non fidarti di chi si racconta perfetto. Bisogna essere imperfetti per essere veri. Evita chi cerca di adularti e credi in te. Non avrai bisogno di adulazioni, avrai solamente bisogno di persone che ti stanno accanto anche senza dire molto ma facendoti capire tanto. Guardati…

Torta mantovana con i pinoli

Torta mantovana…con tanti pinoli

Settembre è iniziato con un rientro dalle vacanze, la prima nebbia mattutina e una superba riorganizzazione degli spazi in cucina. Dopo oltre 6 anni, era davvero l’ora di cambiare qualcosa. Cambiamenti impercettibili e insignificanti per chi li guarda da fuori, una piccola rivoluzione per me, abituata ai soliti spazi da ormai troppi anni. Dopo aver…

spaghetti alla carbonara con i fiori di zucca

Carbonara con fiori di zucca

Questo post è vivamente sconsigliato ad un pubblico di puristi. Oggi si parla di un classico: la Carbonara (con la C maiuscola). Una di quelle preparazioni spinose, dove, se cambi anche uno solo degli ingredienti stabiliti dalla tradizione più consolidata rischi di incorrere nella famosa blasfemia culinaria. Con tanto di insurrezione da parte dei custodi delle…

panino frittata cipolle e salsa di yogurt e senape

Panino alla curcuma, frittata di cipolle e finta maionese allo yogurt e senape

Pranzo al sacco? Panino con la frittata! L’odore della frittata è inconfondibile. Quello che ho impresso però, non è l’odore della frittata che cuoce all’ora di cena, mescolato agli altri profumi che vengono dalla cucina. No, mi è rimasto indelebile nella testa l’odore della frittata cotta al mattino prestissimo, della frittata che si mescola all’odore…

fettuccine aringa e ricotta con marmellata di agrumi

Fettuccine all’aringa e ricotta con marmallata di agrumi e kiwi

Aringa…e lo chiamano pesce povero L’avete mai sentita la storia dell’aringa appesa? Pare che, per le sue qualità di pesce economicissimo ma terribilmente saporito, l’aringa venisse consumata proprio così: appesa sulla tavola. Ogni commensale “struffava” la sua fetta di pane sull’aringa e ne mangiava fino a che non era sazio. Così si concludeva la cena…