Oggi strozzapreti per tutti!
Una nuova puntata della serie “le prime volte”: la mia prima volta con questo formato di pasta fresca con un condimento improvvisato e velocissimo, adatto per quando si viene colti impreparati da un ospite ma vogliamo comunque stupire.
Certo che parlare di ospiti, soprattutto ospiti improvvisi ora, sembra una barzelletta.
Una nuova organizzazione del tempo
In questa semi reclusione, ho smesso di contare i giorni. Ma è buffo e probabilmente anche significativo, il fatto che si parli di un prima e di un poi rispetto a questa situazione.
Quasi fosse insito nella sua stessa natura il cambiamento, la cesoia netta tra come eravamo, come siamo e come ci dovremo preoccupare di essere.
Ora che pare, e dico pare, di essere sulla via d’uscita, posso almeno iniziare a trarre qualche conclusione.
La prima, è che le giornate passate non sono state poi così diverse da come erano prima (il che mi conferma che vivo ormai da anni la mia personalissima quarantena).
Anzi, posso dire che addirittura la bislacca situazione ha portato anche qualche lato positivo.
Ancora più tempo trascorso in casa, condizione che me l’ha fatta quasi piacere. Ho imparato a usare benissimo la lavastoviglie, riesco a star dietro alle pulizie, per cui non mi servono più i soliti due giorni intensi del fine settimana in cui mi riempivo le giornate di aspirapolvere, spazzoloni, lavatrici e asse da stiro.
E tutto mentre sto continuando, nel mio piccolo, a produrre per il sistema economico, in una specie di “smart working” che ogni tanto prende più la piega di una chiamata ai lavori forzati, ma va beh..
Nonostante il disagio, questa quarantena mi ha regalato un maggior senso dell’organizzazione e della misura.
Ha consentito la mia presenza all’interno dei miei spazi, il che mi assicura, non solo tutte le cose che ho detto sopra, ma anche la possibilità di seguire con più attenzione impasti, lievitazioni, preparazioni, impiattamenti.
Imparare e non dimenticare
Io vorrei davvero che ce ne potessimo ricordare una volta che ci apriranno definitivamente le porte.
Ricordare che si può lavorare anche senza stare 8 ore in ufficio e che una simile organizzazione del lavoro porta a una maggior soddisfazione. Per noi mamme soprattutto, che così riusciamo a mantenere il controllo della cucina, della casa, dei figli e riusciamo per un attimo a non sentire quel senso di inadeguatezza derivante dal non riuscire ad esserci, soprattutto per i bambini, vittime inconsapevoli di un mondo orientato al lavoro.
E poi c’è chi invece dovrebbe ricordare che la mania del controllo, ormai, non va più di moda e che è possibile avere alleati produttivi e rispettosi solo se sai offrire loro le stesse risorse: tempo e rispetto.
C’è chi dovrebbe ricordare che non lavoriamo perché sottoposti al giogo, ma che lavoriamo perché è il miglior modo per crescere ed esprimerci come persone. Come persone, non come macchine.
E dovrebbero anche sapere che in questo frangente così strano, la maggior parte di noi riesce a cogliere la positività e, se vogliamo, la fortuna della nostra situazione, ma non certo per i motivi che vorreste o che credete.
Non possiamo essere grati perché siamo stati dotati di strumenti con i quali possiamo continuare a curare interessi altrui, ma possiamo esserlo e probabilmente lo siamo perché quella dotazione noi l’abbiamo saputa sfruttare come un’opportunità.
L’opportunità di essere più noi stessi di quanto lo siamo di solito durante e nonostante gli impegni lavorativi. Con la nostra organizzazione, le nostre priorità, i nostri interessi ma anche con un aumentato senso del dovere, conseguenza automatica del senso di fiducia (forzata ovviamente, ma pazienza, non si può avere tutto) e responsabilità di cui ci siamo sentiti investiti.
Ricevere, a volte, è proprio la spinta necessaria per offrire di più.
Come fare gli strozzapreti a mano
Ma torniamo agli strozzapreti.
Ho già parlato della mia passione per le paste fresche, soprattutto per quelle belle spesse, ruvide, come i pici, che si sentono bene in bocca quando li mangi.
Le paste a base di semola, semplici ed economiche, le preferisco addirittura alle più tradizionali a base di uovo, anche perché si prestano a una varietà ancora maggiore di abbinamenti.
Diciamola tutta: nella mia intenzione c’erano delle trofie…ma prova e riprova, facevo fatica ad ottenere quella pasta sottile e attorcigliata che le caratterizza.
Il mio formato continuava a uscire più tozzo, più spesso…insomma, forse ricorda di più gli strozzapreti.
E quindi, facciamoli!
Come condimento ho scelto della salsiccia toscana appena saltata e dei funghi cucinati con aglio e prezzemolo.
Non era periodo di funghi freschi e ho quindi optato per i surgelati che avevo in casa.
Inutile dire che, il fungo fresco, di qualsiasi genere sia (a parte gli champignon, quelli vi prego no), rende sempre molto di più.
Trattandosi di una pasta neutra, il condimento che ho usato io è solo un esempio.
Tenete conto che con questa pasta otterrete sempre la famosa “cremina”, anche senza l’aggiunta di elementi grassi nei vostri condimenti, tanto che mi sentirei di consigliarvi anche un buon pomodoro fresco appena scottato e insaporito o, per i più golosi (e volenterosi) una salsa più ricca a base di carne, magari in bianco, per uscire dalla tradizione del classico ragù.
O perché no, un veloce condimento a base di pesce, come quello che avevo fatto per i tortelloni agli agrumi, anch’esso velocissimo.
Insomma, con questo tipo di pasta fresca ci si può sicuramente sbizzarrire.
Non vi fate spaventare dal confezionamento che, una volta preso il via, è assolutamente velocissimo.
Strozzapreti con funghi e sasiccia
Ingredienti
Per gli strozzapreti
- 300 g di semola rimacinata di grano duro
- 150 g di acqua tiepida
- 1 cucchiaio di olio EVO
- sale
Per il condimento di funghi e salsiccia
- 3 salsicce
- 300 g di funghi (freschi o congelati a vostra scelta)
- aglio
- prezzemolo
- olio EVO
- sale
- pepe
Preparazione
Preparare la pasta per glli strozzapreti
- Setacciate la farina e disponetela a fontana su un piano.
- Create uno spazio vuoto al centro ed aggiungete acqua, sale e olio.
- Lavorate l'impasto fino a che non diventerà liscio e omogeneo.
- Ungete leggermente un foglio di pellicola alimentare, racchiudetevi la pasta e lasciate riposare a temperatura ambiente per almeno 30'.
Preparate il condimento
- Mentre la pasta riposa, spellate le salsicce, sbriciolatele con le mani e fatele cuocere a fuoco vivo in padella, fino a che non risulteranno colorite e profumate.
- Scolate la salsiccia dall'olio e toglietela dalla padella mettendola da parte.
- Fate scaldare duecucchiai di olio in padella, aggiungete uno spicchio di aglio intero e mettete a cuocere i funghi a fiamma viva, regolando di sale e pepe.
- Quando l'acqua dei funghi inizia a ritirarsi, togliete l'aglio, tagliateli grossolanamente su un tagliere e rimettete sul fuoco insieme alla salsiccia precedentemente abbrustolita, aggiungendo una spolverata di prezzemolo fresco tritato.
- Fate insaporire 2 minuti e spegnete il fuoco.
Confezionare gli strozzapreti
- Tagliate piccoli pezzetti di pasta e formate con le mani dei cordoncini sottili, di circa 3/4 mm di diametro.
- Taliateli a pezzetti lunghi 2/3 cm e quindi passateli con una spatola, schiacciandoli leggermente mentre tirate in modo che si arrotolino su se stessi.
- Cuocete gli strozzapreti in abbondante acqua salata: dal momento in cui torneranno a galla, lasciateli cuocere per 2 minuti.
- Scolateli lasciando da parte un po' di acqua di cottura, che aggiungerete in padella quando li farete saltare con il sughetto, fino a che non si sarà formata una cremina.